« In equilibrio tra armonia e benessere »
Mi affascina l’equilibrio entro il quale viviamo, alla ricerca di un linguaggio espressivo che ci consente di comunicare le nostre emozioni, alfabeti in costante evoluzione come quelli legati all’arte, dalla musica alla pittura, dalla scultura alla poesia. Mi appassiona la possibilità che abbiamo di immergerci anima e corpo nell’arte profonda e coinvolgente di artisti come Alessia Tortoreto. In questo caso l’equilibrio tra le regole dell’architettura, che appartengono alla sua formazione professionale e quelle della pittura che invece rappresentano la straordinaria profondità della sua anima, si declina tra la ricerca dell’ordine e l’indiscusso fascino del caos. In tale ambito si staglia la figura di Alessia Tortoreto come artista la cui espressività è in costante fermento creativo. L’equilibrio al quale ho accennato ha un profondo significato universale perché è sia fisico che interiore, immanente e trascendente e in tale ambito siamo tutti coinvolti, insieme alla profondità delle opere di Alessia. Il fascino del percorso espressivo dell’artista mostra una costante ricerca aniconica entro la quale crescono filoni particolarmente armonici e coerenti tra loro come quelli relativi agli “elementi”, le “sfericità”, i “frammenti svelati” e le “sovrapposizioni”. Ogni filone espressivo contiene caratteristiche che appartengono ad una sensibilità che riesce ad andare oltre la tela, le forme e i colori dialogano con lo spettatore donando quella sensazione di benessere che in realtà non è altro che un’ulteriore ricerca dell’artista. La sfera legata al “piacere” psico-fisico generato dall’emozione visiva è forse il fulcro sul quale ruota da sempre la riflessione dell’artista, a partire dalla filosofia ” Feng shui “ legata all’architettura e alla forza straordinaria dei quattro elementi, sia da un punto di vista simbolico che esoterico, entro il quale macrocosmo e microcosmo stabiliscono una connessione particolare, volta ad amplificare ogni opera artistica di Alessia. Non è dunque un caso se nel percorso dell’artista si denota una caparbietà creativa volta alla continua ricerca, studio e sperimentazione delle forme, delle cromie e dei materiali, ma ancor più della profondità di ciò che la sua anima vuole esprimere, fino a creare opere i cui dipinti, come alla ricerca di un’ulteriore libera espressiva, escono dalla tela e oltrepassando anche la simbolica barriera costituta della cornice.